Blackbox

«Blackbox» è uno spazio teatrale performativo, dedicato ai cosiddetti Black*BIPOC/s (acronimo di Black, Indigenous and People of Color, ovvero neri, indigeni e di colore) che rende possibili e visibili storie di bianchi/neri, mantenute segrete fino ad ora. «Blackbox» raccoglie materiale storico sulla schiavitù, il colonialismo, la migrazione e il razzismo, ma non solo: offre spazio ad opere d’arte e performance, trasformandosi altresì in luogo di dialogo e scambio per artisti Black*BIPOC, attivisti, ricercatori e tanti altri ancora. «Blackbox» sostiene e dimostra che, ovunque e sempre, il concetto di Black*aesthetic  è storia e sapere politico. La struttura, come ben lascia presagire il nome, è una grande scatola nera di 3 m3, un cubo itinerante che si sposta attraverso città e paesi della Svizzera. «Blackbox» ha carattere temporaneo e permanente insieme, è uno spazio flessibile, aperto, che invita i passanti a entrare e a ri/organizzare le proprie conoscenze storiche, a ripensare ai contesti regionali e globali, ma anche a ri/considerare i nessi che collegano passato e presente.

L’iniziativa «Blackbox» è promossa e organizzata da experi_theater, Zurigo. Con il tempo si crea un collettivo mutevole e modulabile che coinvolge le personalità più eclettiche.

*BIPOC

Sul significato esatto del termine *BIPoC si veda la descrizione riportata nel glossario (in tedesco) creato dal gruppo Neue deutsche Medienmacher*innen (NdM).

Foto: Blackbox Paradeplatz © experi_theater